domenica 26 novembre 2006

Si avvicina l'ora dell'accordo di programma

Si approssima il momento della verità, e cioè il momento in cui si potrà capire qualcosa di più della reale volontà della Regione Puglia di sottoscrivere l'accordo quadro di programma approvato dal consiglio provinciale.
La posta in palio è importantissima, perché se l'intesa verrà raggiunta e sottoscritta, le proposte del consiglio provinciale ispireranno il metodo e la sostanza nella nuova stagione di fondi comunitari, che inizierà nel 2007 per concludersi nel 2016. La gestazione dell'accordo è stata lunga. Cominciarono a parlarne subito dopo le elezioni regionali il governatore Vendola e il presidente della provincia Stallone, entrambi convinti della necessità di un nuovo approccio della programmazione regionale, della necessità di una programmazione agganciata al territorio, e non più calata dall'alto, con il coinvolgimento delle province, delle istituzioni locali, delle forze sociali.
«Fatemi sapere le priorità, e cercheremo di affrontarle», disse in buona sostanza Vendola a Stallone. Non è stato facile definire le priorità, mettere assieme i diversi comuni, le diverse istanze di un territorio provinciale in se stesso complesso, difficile.
L'impianto dell'accordo di programma riflette sostanzialmente quello del patto per l'occupazione e lo sviluppo proposto quale anno fa dalle organizzazioni sindacali: un puntuale elenco delle opere e degli interventi ritenuti strategici per lo sviluppo provinciale, tra cui moltissime opere che, pur da tempo avviate, si sono poi inopinatamente bloccate.
Ci sono voluti quasi due anni perché l'iter della concertazione venisse concluso, però alla fine la bozza dell'accordo è stata approvata dal consiglio provinciale, in una seduta dal sapore quasi storico: nell'occasione vi fu infatti un voto bipartizan (si astenne solo Alleanza Nazionale), a conferma che il lavoro di tessitura e di cesello operato dal presidente Stallone e dal vicepresidente Parisi era riuscito nella difficile impresa di mettere assieme le diverse istanze, scongiurando il rischio che il documento si trasformasse in una lista della spesa.
Sono priorità vere, quelle contenute nella «bozza» e si tratta di vedere adesso se e come la Regione intenderà portarla avanti. È significativo, comunque, che il primo momento di confronto abbia luogo a Foggia: è la Regione che viene nella Puglia Settentrionale, e questo potrebbe essere un buon auspicio: il segnale di una inversione di tendenza, di una programmazione più rispettosa del territorio, delle sue istanze.
Il percorso adesso entra nel vivo. Finalmente.

Nessun commento: