mercoledì 22 novembre 2006

Adesso per il rilancio del "Lisa" si punta ai voli charter turistici

«Ma quanto ci avete messo...». Come non dar ragione a Ugo Calvosa, vicepresidente della Itali Air Lines? Dal quattro dicembre si riprendere finalmente a volare, dall'aeroporto Lisa, con il volo Foggia-Milano che potrebbe essere però soltan­to l'inizio di un percorso più ampio, destinato a rilanciare seriamente il ruolo dello scalo foggiano.
Per rispondere a Calvosa, bisognerebbe tuttavia girare la domanda prima di tutto alla Seap, alle incredibili lungaggini burocratiche che hanno accompagnato la tormentata vicenda, ad una volontà politica regionale che è sembrata sicuramente molto più tiepida di quella espressa dalle istituzioni locali. Bisognerebbe domandarlo ai baresi, sempre molto sospettosi a proposito del Lisa, nel timore che una eventuale crescita della domanda e dell'offerta di voli aerei nella Puglia Settentrionale possano mettere in ombra l'aeroporto di Palese.
L'impressione che si è avuta ieri, durante la presentazione del volo che si è tenuta presso la sede dell'Associazione Provinciale degli Industriali di Capitanata, è che però questa volta le cose sembrano marciare per il verso giusto. Prima di tutto nel senso che quella «rete» o se preferite di quelle sinergie, che nella storia recente del Lisa sono state piuttosto carenti. È per esempio importante l'appoggio, dichiarato e ribadito ieri mattina, dell'Assindustria che per bocca del suo presidente, Eliseo Zanasi, ha annunciato l'istituzione di un «punto d'ascolto» negli uffici dell'associazione di categoria, finalizzato proprio alla promozione ed alla divulgazione del volo. L'Assindustria ha anche manifestato l'interesse degli industriali alla possibilità di voli diretti con le isole, in modo da bypassare lo scalo di Napoli, che costituisce attualmente uno snodo obbligato per i foggiani diretti in Sicilia ed in Sardegna.
Le quotazioni dell'aeroporto foggiano segnano ormai una tendenza al rialzo. Non è soltanto ottimismo di facciata, ma l'espressione d'una volontà concreta, importante: ritenere il Foggia-Milano il primo passo d'un percorso.
Molto dipenderà, ovviamente, dal successo dell'iniziativa che dovrà fare i conti, adesso, con la reale domanda che il territorio esprimerà. I precedenti, legati soprattutto al Foggia-Milano gestito dalla Federico II Airways, non sono mica tanto incoraggianti. Si disse allora che lo scarso entusiasmo manifestato dai foggiani sul volo era determinato soprattutto dagli orari, più comodi per i milanesi che volessero scendere a Foggia che non nella tratta inversa. Sta di fatto che la compagnia aerea voluta dall'allora amministrazione di centrodestra del comune di Foggia è fallita soprattutto a causa della scarsa domanda, e dei costi elevati del servizio.
Questa volta si parte in modo del tutto diverso. Il volo è stato «commissionato» ad un vettore selezionato dopo lo svolgimento di una gara d'appalto. La Promodaunia ripianerà le perdite d'esercizio, verificando dopo un certo lasso di tempo la concreta esistenza di una domanda in grado di sostenere il volo.
Michele Galante, presidente della Promodaunia, la società costituita dalla Provincia e dalla Camera di Commercio poco prima del fallimento del tentativo operato dal Comune di Foggia, ha manifestato una cauta fiducia: «Spero che questo progetto non sia come il parto di Minerva dalla testa di Giove, ma che duri, cresca e si espanda, grazie all’apporto delle forze sociali ed istituzionali».
Le premesse sono positive, tanto che la stessa Itali Air Lines pensa ad una possibile espansione della sua presenza a Foggia. Il vicepresidente Calvosa ne ha fatto espressamente riferimento nell'incontro di ieri, parlando della possibilità di utilizzare lo scalo foggiano, il sabato e la domenica, ovvero nei giorni in cui il volo Foggia-Milano non verrà effettuato, per voli charter turistici da e per il Gargano. Potrebbe essere una buona idea, visto che da tempo gli operatori turistici del promontorio hanno segnalato questa necessità, adombrando addirittura la possibilità della costruzione di un nuovo scalo, più vicino alle località turistiche.
Anche in questo caso, però, si tratta di individuare e di consolidare una domanda, questione di cui non può occuparsi la compagnia da sola, ma che presuppone l'esistenza – come ha sottolineato Calvosa – di un network, dii una rete. Il soggetto più idoneo a far questo sembra essere proprio la Promodaunia, costituita con il fine di promuovere il marketing territoriale. Una bella sfida, non c'è che dire.

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