Un'altra beffa, o quasi per Foggia e per la sua provincia il documento sulle priorità infrastrutturali della Regione Puglia elaborato dal Ministero delle Infrastrutture. Sono, infatti, solo due le opere che riguardano il territorio provinciale: una, il raddoppio della SS. 16, già finanziato dal precedente governo, l'altra – la famigerata bretella di Foggia destinata a tagliar fuori l'attuale stazione ferroviaria dall'alta capacità ferroviaria Bari – Napoli – che di certo i foggiani non vorrebbero.
Per quanto riguarda la SS.16, il documento rinnova verso il raddoppio tra Foggia e Cerignola una priorità che era già stata riconosciuta dai governi precedenti.
Posizionato tra le opere del Corridoio plurimodale adriatico - Viabilità s.s. 16: Itinerario Foggia – Cerignola , “l’intervento s- si legge nel documento - si riferisce al progetto di ammodernamento a quattro corsie e adeguamento. La lunghezza complessiva è di 33,5 km. Il tracciato in massima parte coincide con la sede attuale della S.S.n°16 ad eccezione di due brevissimi tratti dove si sono rese necessarie piccole varianti al fine di eliminare alcune curve pericolose.”
Il bello, anzi il brutto, arriva quando il documento passa ad illustrare lo “stato dell'arte” del progetto, suddiviso in quattro lotti, il cui valore complessivo ammonta a 136.560 euro. , Sul primo lotto, Foggia-Incoronata 1(dal km 682+000 al km 690+000), con un costo di 23.760 euro, i lavori sono in corso.Il secondo ed il terzo lotto, che vanno, rispettivamente da Incoronata all'incrocio con la SS. 161 2° Lotto (dal km 690+000 al km 700+000), con un costo di 43.380 euro) e dall'incrocio della SS 161a Cerignola (dal km 700+000 al km 709+000 con un costo di 40.280 euro), risultano già aggiudicati con appalto integrato. Lavori in corso anche sul quarto lotto, la Variante di Cerignola (dal km 709+000 al km 715+500, con un costo di 23.100 euro).
È lo stesso documento ministeriali a puntualizzare che “il soggetto aggiudicatore è l’ANAS e le opere sono interamente finanziate,” e che “l’intervento è inserito nel primo programma delle infrastrutture strategiche della Legge Obiettivo e nella Convenzione stipulata tra Regione Puglia e ANAS, con relativo atto aggiuntivo stipulati rispettivamente il 21/11/03 e il 15/12/04 tra la Regione Puglia e ANAS.
Nessun'altra arteria della Capitanata risulta inserito nel programma di priorità, neanche il completamento della Superstrada Garganica che aveva già trovato finanziamento nel programma decennale della grande viabilità, negli anni Ottanta, e nel relativo programma stralcio. Si dovevano soltanto bandire le relative gare ma l'opera, come molte altre, in quegli anni rimase impigliata nel diffuso rallentamento delle opere pubbliche che fece seguito alla bufera di Tangentopoli.
Come si è già detto, l'altra opera che riguarda la Capitanata, anche se di questa sono in molti che vorrebbero farne a meno è quella “bretella” di Foggia compresa nella nuova linea ad alta capacità Napoli – Bari
“Con il Protocollo d’Intesa sottoscritto il 27 luglio 2006 tra i Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, le regioni Campania e Puglia, Ferrovie dello Stato ed RFI, - si legge nel documento - sono state individuate le soluzioni di tracciato per la realizzazione di una nuova linea ad alta capacità di estesa pari a 147 Km, capace di ridurre i tempi di percorrenza tra le città di Napoli e Bari a 110 minuti contro le attuali quattro ore.
Lo studio di fattibilità elaborato da RFI prevede interventi per complessivi 5,3 miliardi di Euro. Le tratte che costituiscono parte integrante del progetto sono la variante linea Cancello-Napoli nel comune di Acerra per la sua integrazione con la linea AV/AC (alta velocità – alta capacità , n.d.r.); la linea Cancello-Benevento; la tratta Apice-Orsara di Puglia e la bretella di Foggia.
Nella programmazione ordinaria di RFI è inserito il potenziamento della tratta Apice- Orsara il cui costo ammonta a due milioni e mezzo di euro, di cui circa 213.000 finanziati.
Allo stato attuale la realizzazione è prevista per il 2020.
Ma la dimenticanza più dolorosa e vistosa da parte del Ministero delle Infrastrutture è quella che riguarda gli schemi idrici ed irrigui. Le opere inserite nel programma di priorità sono soltanto tre (l'impianto di potabilizzazione delle acque derivate dall’invaso di Conza della Campania, il completamento del riordino ed ammodernamento degli impianti irrigui ricadenti nel comprensorio dx Ofanto e dx Rendina in Agro di Lavello, la Galleria di Valico Caposele – Pavoncelli bis ). Non hanno trovato posto nel programma le dighe di Piano dei Limiti e del Carapellotto.
martedì 21 novembre 2006
Dal Ministero delle Infrastruttura, per Foggia solo briciole e bypass
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